
VOLEVO ESSERE SINDACO
Il cammino continua, Volevo essere Sindaco arriva alla sua terza edizione. Il testo si muove insieme alla sua protagonista che sceglie di scendere in campo in prima persona per affermare le proprie convinzioni politiche e mettere in evidenza i suoi pensieri. L’amore per la sua nazione la spinge a candidarsi alle votazioni comunali e supportare i giovani in Movimento con la propria esperienza.
Un’edizione nuova che conferma i modelli iniziali ma cresce e si evolve insieme a me. Nasce per essere lo specchio d’acqua che ho di fronte. Ogni frase scritta è il lago su cui si rispecchia la mia persona, la mia storia ed il paesaggio che ho intorno. La continua evoluzione, i cambiamenti, il cielo e le nuvole che mi hanno portata ad essere quella che sono ora. La protagonista dell’ultima edizione doveva necessariamente crescere e portare con sé le nuove condizioni, doveva fare spazio al clima diverso, doveva fare luce sulle ombre che essa stessa creava. Doveva crescere come a specchiare i miei nuovi pensieri e dare voce ai miei nuovi passi, grazie ai quali sono cambiata così come è cambiato il libro.
Volevo Essere Sindaco parla di me, imita la mia voce, canta le mie canzoni, rappresenta in breve la mia esperienza di vita e rivela una crescita personale che non si discosta dal passato ma si completa, dando al lettore un quadro ben definito e che vede come base il mio credo, come impulso i miei pensieri e come forza i miei sogni.

La sua Musica… espressione dell’anima offerta all’altare della vita. La mia poesia… infuso di parole di un pittore senza tela. Concerto di un romanzo che ha cercato di fondere le arti nella descrizione di un amore. Dedicato a chi ama. Al cuore giovane che mi apparteneva, che dava battiti ed impulsi, donavo passione, amore. Nel vivere lento e contrastato dal quotidiano ho perso forma, colori, non posso che raccogliere le briciole, i ricordi, frammenti di un vissuto. I tuoi occhi sono stille di luce.
Il testo si completa con la realizzazione di un cd musicale dove alcune poesie presenti nel testo sono musicate dal maestro Maurizio Chiavaroli e cantate dalla soprano Letizia Triozzi.
“Lo sciabordio del mare, la sua musica, il fresco vento mattutino, e la bellezza di quei posti dove il verde regna e nella notte escono piccoli esseri dal naso adunco a visitare il mondo, ispirarono la mia mente, trasportandomi lontana e fuori onda, costringendomi a fare il solito viaggio nel mio luogo preferito: la fantasia.
In questo magico scenario, la farfalla dell’amore, posata sulla mia spalla, si sveglia, raggiunge le note di una sinfonia e completa l’opera prima di un’opera che ha per incipit la sua essenza: l’incompiuta. Nella mia mente convivono amore, fantasia, musica, poesia e riferimenti reali alla letteratura italiana che si rincorrono come fossero forti e chiassose note di uno spartito, come un temporale in estate; corrono voci come fossero cavalli sbizzarriti, belli come l’esaltante vita di due giovani amanti che, felici e ridenti, godono insieme di ogni attimo vissuto e, dove, le emozioni e i brividi provati, sono solo e sempre d’amore”.
Ti guardo goccia,
davanti a me,
osservo il tuo scendere lento,
costante.
Come foglia caduta da un secco ramo in autunno
ad ingiallire il manto erboso.
Tu, goccia, rinfreschi,
purifichi l’aria a respirare.
Seppur non penso,
non vivo ormai, alleggerisci il mio giorno.
Il tuo scendere lento mi incanta, mi culla.
Rain away
Sogno, in te confido.
Unico guerriero capace di ridare pace e amore
al mio distrutto cuore.
Non puoi non essere presente.
Senza di te non si raggiunge il cielo.
Non toccata è l’essenza della vita…
Voglio i suoi baci, sono linfa.
Voglio le sue mani, sono calore.
Voglio gli abbracci, voglio l’amore.
Sogno, t’invoco, t’imploro.
Respiro


